Thibaut Pinot ha approfittato della tappa di oggi del Giro d’Italia 2017 per rifiatare in attesa delle prossime fatiche. Il capitano della FDJ si è presentato questo pomeriggio al Processo alla Tappa, durante il quale ha ammesso di aspettare con ansia le montagne: “In Italia ci sono corse dure più che in Francia – ha proseguito – C’è un’atmosfera diversa di vero ciclismo”. Il 26enne scalatore francese è inserito da Unibet al quarto posto tra i favoriti del Giro, con una quota pari a 16 che lo mette alle spalle di Quintana, Dumoulin e Nibali: “Al Giro c’è “sicuramente meno pressione” che al Tour de France, ammette, anche se per lui non fa differenza: “È quella che mi metto da solo la più importante. Il Giro è molto importante per me quest’anno, quindi la pressione c’è comunque“.
Ripercorrendo la prima parte di Giro, il momento più difficile è stata la cronometro di Montefalco: “Pensavo di giocarmela con i migliori, anche se Dumoulin è imbattibile. Speravo di poter entrare a quel punto nei primi 5-10, ma è andata così”. C’è però “ancora molta strada da fare, il Giro non è ancora iniziato per gli scalatori”, con “obiettivo minimo” ancora il podio: “Poi vedremo, chissà, con una buona giornata posso riuscire ad inventarmi qualcosa“. Pinot dovrà stare attento soprattutto alle discese nelle quali non eccelle, anche se afferma di non avere “problemi a riguardo” e di essere “migliorato”, come effettivamente mostrato nelle sue ultime uscite. Riguardo agli avversari, afferma: “Dumoulin è il più completo e Quintana il miglior scalatore di questo giro“, ma non dimentica chiaramente Vincenzo Nibali che definisce “molto pericoloso”, per la sua capacità di “attaccare dove e quando vuole”.
Pinot ha concluso poi il suo intervento rimarcando come si trovi bene a correre in Italia, che per lui “rappresenta la gioventù” e dove le corse sono più spettacolari: “Tornavo a casa prima da scuola per vedere il Giro perché era sempre spettacolare“.
Ripercorrendo la prima parte di Giro, il momento più difficile è stata la cronometro di Montefalco: “Pensavo di giocarmela con i migliori, anche se Dumoulin è imbattibile. Speravo di poter entrare a quel punto nei primi 5-10, ma è andata così”. C’è però “ancora molta strada da fare, il Giro non è ancora iniziato per gli scalatori”, con “obiettivo minimo” ancora il podio: “Poi vedremo, chissà, con una buona giornata posso riuscire ad inventarmi qualcosa“. Pinot dovrà stare attento soprattutto alle discese nelle quali non eccelle, anche se afferma di non avere “problemi a riguardo” e di essere “migliorato”, come effettivamente mostrato nelle sue ultime uscite. Riguardo agli avversari, afferma: “Dumoulin è il più completo e Quintana il miglior scalatore di questo giro“, ma non dimentica chiaramente Vincenzo Nibali che definisce “molto pericoloso”, per la sua capacità di “attaccare dove e quando vuole”.
Pinot ha concluso poi il suo intervento rimarcando come si trovi bene a correre in Italia, che per lui “rappresenta la gioventù” e dove le corse sono più spettacolari: “Tornavo a casa prima da scuola per vedere il Giro perché era sempre spettacolare“.